Ministro, blue weeks con Marevivo? Febbraio 1994
AL MINISTRO DELL’AMBIENTE VALDO SPINI – FIRENZE
Onorevole Ministro, nell’incontro da Lei avuto con le associazioni ambientaliste della Toscana sabato 20 novembre a Firenze, abbiamo appreso di un progetto per la realizzazione di corsi di educazione ambientale da tenersi all’isola d’Elba nella primavera del 1994 curata dall’associazione Marevivo. Da successivi contatti telefonici con la dottoressa Franceschetti ed il dottor Calvario di Marevivo abbiamo poi appreso che il progetto è ormai definito, sono già stati presi i contatti con le scuole, ed già stata operata una selezione di cinquecento allievi per la partecipazione ai suddetti corsi.
Non Le nascondiamo la nostra vivissima sorpresa ed il nostro disappunto per una iniziativa che riguarda così da vicino l’Elba, e della quale siamo venuti a conoscenza solo casualmente, senza che le Associazioni ambientaliste elbane siano state neppure prese in considerazione.
Ovviamente sorpresa e disappunto non riguardano Marevivo, il cui lavoro per la tutela dell’ambiente seguiamo ed apprezziamo. E’ piuttosto l’osservazione che, proprio nel momento in cui massimo e difficilissimo è l’impegno per far accettare agli elbani l’istituzione del parco nazionale dell’Arcipelago -o almeno attenuare la contestazione dura degli oppositori-, facendo leva sulle possibilità nuove che si aprono per i giovani isolani di lavoro e di impiego nel campo della tutela dell’ambiente, strettamente connessa con l’idea del parco; nel momento in cui si insiste sulle nuove professionalità da promuovere e potenziare sul territorio in relazione all’istituzione del parco, con la possibilità che si crei nuova e qualificata occupazione; nel momento in cui si cerca di far intendere che l’istituzione del parco non è l’ennesima operazione di colonialismo culturale ed economico, l’ennesima iniziativa eterogestita, l’ennesima emarginazione degli elbani, sacrificati a esigenze esterne ai loro interessi; in questo momento, ignorando iniziative e professionalità esistenti sul territorio e create con impegno imprenditoriale da giovani operatori, da associazioni culturali, da società impegnate nel settore della promozione della cultura del territorio, si affida a operatori esterni, certamente qualificati, ma comunque non immediatamente collegati alla conoscenza ed alla cultura del territorio, una delle iniziative che potevano costituire significativo esempio del positivo effetto dell’istituzione del parco per gli abitanti dell’Elba.
Ci sembra lecito dichiarare le nostre aspettative di coinvolgimento in iniziative come quella affidata a Marevivo, poiché a questo è stato rivolto il nostro impegno, di studio, di preparazione didattica, di investimento economico negli ultimi anni.
Ma anche al di là dell’interesse -che riteniamo assolutamente legittimo- a realizzare quanto da tempo ci siamo preparati a fare, un’altra considerazione desideriamo proporLe, e cioè quale arma potente è fornita agli avversari del parco con la possibilità di dire proprio a noi che così diamo la dimostrazione di quanto poco il parco porterà agli elbani, e del suo essere invece una ulteriore occasione di esproprio. Questo veniva contrapposto a chi -nei diversi convegni sul parco tenuti all’Elba- prospettava la possibilità di occasioni di impiego e di vaporizzazione delle risorse umane e professionali con l’istituzione del parco.
Non sappiamo se ormai non sia possibile altro che l’esternazione del rincrescimento, o se ancora possibile intervenire a correggere quelle che temiamo essere un grave errore di strategia, e forse di giustizia.
Confidiamo nella sua sensibilità, e in ogni caso saremmo lieti di un suo parere in una materia che consideriamo grave anche per gli impegni futuri dell’isola d’Elba. Con l’occasione le porgiamo il nostro saluto e i migliori auguri di buon lavoro.
CISDE -CENTRO DIDATTICO SCIENTIFICO ELBANO
ASSOCIAZIONE ELBAVIVA
ITALIA NOSTRA – ISOLA D’ELBA