Assemblee. Dicembre 1996

Assemblee. Dicembre 1996

Un atto simbolico, ma non solo, ha accompagnato la giornata dell’Assemblea di Elbaviva, l’associazione ecologista più importante e più numerosa dell’Elba, svoltasi domenica 15 dicembre. Finalmente le dune di Lacona sono state liberate dalla plastica e da rifiuti di ogni genere e la zona è stata resa riconoscibile mediante pannelli segnaletici che indicano alcune semplici regole di comportamento e delimitano l’area soggetta alle normative di protezione vigenti. Numerosi volontari ed attivisti hanno preso parte all’iniziativa.

Il sistema dunale di Lacona, anche se ormai un piccolo fazzoletto di terra,  è l’unico, di un certo rilievo e dimensione, presente sull’Elba e uno dei pochissimi superstiti nelle piccole isole del bacino mediterraneo.  E’ uno dei tanti tasselli della diversità della nostra isola, della varietà dei suoi paesaggi e dei suoi ambienti.

E’ ancora, come nel passato, un simbolo dell’impegno di Elbaviva per la difesa e la valorizzazione intelligente del territorio e delle sue risorse. Ma è ancora in pericolo, aggredito dal cemento, sottoposto alla straordinaria pressione del turismo balneare, spesso poco attento,  ed a tutte quelle attività che lo danneggiano irreparabilmente.

Se la duna di Lacona scomparirà, sicuramente non rimarrà nemmeno la spiaggia e verranno meno i motivi di richiamo della zona e una delle fonti di reddito più importanti. All’iniziativa ha contribuito anche il Comune di Capoliveri, che ha offerto un contributo per la realizzazione dei pannelli posizionati sulla duna, personale e mezzi per la pulizia dell’area. Nel pomeriggio, dopo una sosta per uno spuntino, si sono svolte presso l’Azienda Agricola Vecchia Trebbia, che con la solita disponibilità ha concesso i propri spazi.

Dopo un introduzione del presidente uscente, Margherita Cerletti, ed una breve proiezione sullo stato delle coste elbane, si sono avuti gli interventi di resoconto delle attività: il gruppo animalista con le battaglie contro il randagismo e il recupero di animali feriti, l’attività scoutistica del gruppo trekkers, le iniziativa per la difesa del territorio contro gli abusi e gli illeciti, ma soprattutto, si è parlato di parco nazionale e del futuro ruolo dell’associazione.

Quasi tutti coloro che sono intervenuti hanno espresso la speranza che dopo anni di polemiche sterili e di inutile spreco di energie, che il nuovo Parco Nazionale del nostro arcipelago, possa avviare oltre che un progressivo mutamento della sensibilità nei confronti dell’ambiente,  anche un forte e concreto processo di tutela del territorio.

Ed in questo senso, dopo aver fatti gli auguri al probabile nuovo presidente, sul quale si sono riposte tante speranze da parte degli ambientalisti,  si è parlato a lungo di coloro che siederanno nell’Ente di gestione, soprattutto dei due rappresentanti delle associazioni ecologiste, chiamati ad un compito estremamente difficile. E’ stato anche logico, che durante l’assemblea di Elbaviva, essendo l’associazione storica elbana  e la più rappresentativa del territorio, si sia parlato dei due membri. E’ intervenuto Marino Garfagnoli, membro del direttivo uscente di Elbaviva e responsabile della Sezione Arcipelago Toscano del WWF, che ha confermato la richiesta rivoltagli dall’associazione di appartenenza, di essere indicato come uno dei componenti dell’Ente Parco,  lo stesso ha confermato Umberto Mazzantini, rappresentante di Legambiente.

Garfagnoli ha posto in discussione il suo possibile impegno rimettendosi alle valutazioni ed alle decisioni dell’assemblea. Gli interventi successivi, pur confermando la fiducia, hanno posto in rilievo, come le logiche spartitorie che hanno governato per anni nel nostro paese, al di la delle competenze e delle professionalità, non si sono ancora esaurite, ed anche per questo, alla fine, si è invocata anche l’ecologia del comportamento delle associazioni ambientaliste, improntata alla chiarezza ed alla trasparenza,  per iniziare davvero un cambiamento nelle coscienze e nella gestione dell’ambiente.

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