Memorie. Settembre 2009.
Cari Angelo e Andrea
È un po’ che desidero parlarvi e per una cosa o l’altra non ho mai avuto il tempo di scrivervi.
Ora credo che sia il momento giusto visto che la vicenda della nomina è arrivata in fondo; almeno da un punto di vista simbolico forse questo ha un senso.
Desidero esprimervi il mio sincero ringraziamento per il vostro sostegno e per il vostro impegno affinché assumessi la carica.
So’ che in qualche modo ho deluso le vostre aspettative ma vi assicuro non è stata una scelta facile per me. Penso spesso come sarebbe stato se avessi accettato e ancora oggi mi capita di sognare situazioni o fatti legati al Parco e al mio impegno per esso.
Siete stati tra i pochi che hanno con chiarezza compreso quanto ho creduto e credo in questo nostro Parco, manifestandomi con semplicità il vostro pensiero e il vostro auspicio.
Purtroppo, in questa fase della mia vita, come vi ho sottolineato, le priorità sono altre e capisco che questa possa essere per me un’occasione che difficilmente si potrà rappresentare. Però sono altre le priorità e sono legate alla qualità della mia esistenza, alla famiglia e al mio lavoro.
L’impegno è stato grande ed eravamo giovani e pieni di entusiasmo. Dopo anni di lotte e di schiaffi lo abbiamo visto nascere, spaventati e preoccupati da come potesse crescere, ma con la speranza e la convinzione che davvero poteva essere una grossa occasione per queste isole. La delusione è stata cocente e devastante. Ancora oggi le ferite sono lì ha ricordarci come tutto è stato sbagliato e gestito, dalla classe politica, con approssimazione e improvvisazione.
Quel poco di buono che c’è e che resta è dovuto a persone come voi che, per strade ed esperienze diverse dalla mia, sono arrivate al Parco, ci hanno creduto e capiscono la sua importanza strategica per il nostro territorio. E di questo vi ringrazio sinceramente per il vostro impegno e per la vostra passione per le nostre terre e il nostro mare.
Ora si apre un’altra pagina, so che avreste voluto leggere qualcosa di diverso, ma oggi questo è. Speriamo che si inizi con il piede giusto e piano piano ci si possa rimettere in carreggiata. Non so’ se rimarrete e questa sarà una vostra, credo non facile scelta, come la mia. E’ comodo che io vi chieda di restare quando io ho scelto di “andare”. I casi della vita e le esperienze sono varie e diverse. Con voi dentro qualche speranza in più l’abbiamo tutti, ed io da fuori, se potrò e se lo vorranno farò la mia parte. E poi chissà… se il Parco sopravviverà e crescerà non ci incontreremmo in futuro.
Con affetto e stima
Marino