Україна – Ucraina
Pensavamo di poter vivere in un mondo migliore, credevamo che la pandemia avrebbe potuto segnare l’inizio di un cambiamento verso una maggiore umanità, solidarietà e amore per la natura e per i nostri simili.
Non è stato e non è cosi. Questa folle aggressione ad uomini e donne inermi ci dice che non è così e che forse abbiamo perso ogni speranza di diventare umani.
Certo i segnali della disumanità ormai non si contano più, ancora oggi sono almeno 40 le guerre in corso nel pianeta, alcune recenti si sono manifestate molto vicine a noi, basti pensare alla tragedie della Bosnia e del Kossovo. Il mondo continua a girare intorno a guerre e ingiustizie. E in questi giorni si consuma il dramma di una assurda aggressione contro uomini, donne e bambini.
Come è stato possibile giungere, di nuovo in Europa, ad uccidere e a seminare distruzione e morte.
Le istituzioni, le nazioni, i governi, i politici, cosa hanno fatto per evitare tutto questo. Troppo facile nascondersi dietro motivazioni economiche e strategiche quando la gente, innocente, muore. Troppo pericoloso dare credito e ospitalità a oligarchi e politici russi, perché detentori di un potere basato sulle ingiustizie e sulla repressione di ogni voce contraria.
La storia delle terre di Russia ci ricorda grandi ideali di speranza e di riscatto delle classi povere, ma l’esito della grande rivoluzione ci narra invece di sofferenze, ingiustizie e di una feroce dittatura che svanisce agli inizi degli anni 90. Lo sgretolamento del gigante sovietico lascia la libertà ai paesi satelliti, nascono le nuove repubbliche, ma al governo restano sempre i responsabili delle ingiustizie, i rappresentanti della nomenclatura dittatoriale.
La storia insegna e alla fine i conti tristemente tornano: oggi troviamo uno zar al comando della Federazione Russa un vetero-comunista, agente del KGB che scatena una guerra assurda contro la popolazione inerme.
L’Ucraina, dopo l’esperienza della Rivoluzione della Dignità, si è trovata costantemente alle prese con i problemi che affliggono buona parte dei paesi derivati dalla disgregazione dell’URSS: una corruzione pervasiva ad ogni livello della società, una scarsissima fiducia ella classe politica, uno strapotere degli oligarchi e una crisi economica che lascia poche speranze alla maggior parte della popolazione.
Fattori che pesano nei rapporti di forza e nelle relazioni ma che mai possono giustificare o spiegare la guerra e i morti di questi tristi giorni.
L’Ucraina è uno luoghi simbolo dell’Europa, la sua natura e la sua missione è scolpita nel significato del suo nome. Il suo etimo deriva da U vicino e kraj confine e simbolicamente rappresenta il passaggio culturale dai territori e dai paesaggi dell’Asia orientale e dalle sterminate pianure asiatiche al cuore d’Europa.
Una vita non vale più di un’altra, ed è veramente tragico vedere come oggi quelle vite valgono meno delle nostre, e di coloro che sono laggiù a decidere le sorti di tanti innocenti, dei detentori del potere, dei politici che comandano: la loro vita ha lo stesso valore di quelle che in questi giorni stanno spengendosi.
Un piccolo barlume di speranza che scaturisce dal grande impegno di tanti che sono laggiù ad aiutare le migliaia di persone che cercano di fuggire dalla distruzione, dalle tante manifestazioni di solidarietà concreta che vediamo ogni giorno: un briciolo autentico di umanità che resta l’unico sostegno a cui riferirci per continuare a sperare.
In seguito alle vicende del 2014 (Rivoluzione della Dignità, occupazione della Crimea e conflitto del Donbass), nel paese c’è stata un’esplosione di disegni e ritratti femminili che simboleggiano Pace e Libertà, proprio quello che crudeli logiche di potere stanno oggi uccidendo. The Berehynia è un murales ralizzato a Kiev, oggi sotto le bombe. Rappresenta una donna ucraina che cerca di proteggere la sua nazione e di mandare un messaggio di Pace, circondata dai fiori nazionali che simboleggiano connessione con la terra e con coloro che non ci sono più.