Isola d’Elba. Fuoco a Norsi. Agosto 1993

Isola d’Elba. Fuoco a Norsi. Agosto 1993

Alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Livorno

Oggetto: zona percorsa dal fuoco utilizzata abusivamente come parcheggio. Nell’estate 1990 un violento incendio interessò la parte centro meridionale dell’isola d’Elba, e una delle zone più colpite risultò essere la fascia costiera di Lido-Felciaio. Qui infatti molte abitazioni e alberghi furono evacquati e le fiamme raggiunsero quasi il litorale. Dopo il violento incendio inizia la tormentata vicendo relativa all’utilizzo di un’area percorsa dal fuoco, mai ripiantumata ed utilizzata in maniera poco ortodossa come parcheggio. Ricordiamo che la zona in questione è sottoposta alla normativa ex D.C.R. 296/88, alla L. 1497/39 e, in quanto zona boscata, alla L.R. 1/90. In base a quest’ultima ricorrerebbero gli estremi per l’emissione di un’ordinanza provinciale finalizzata al ripristino dei luoghi tramite idonea ripiantumazione.

  1. Il 29 gennaio 1991 una pattuglia del Comando Stazione di Portoferraio del Corpo Forestale dello Stato, verificava alcuni movimenti di terra abusivi nella zona in questione, finalizzati alla realizzazione di un parcheggio (esisteva infatti una richiesta in tal senso da parte del proprietario dei terreni), e procedeva al sequestro dell’area.
  2. Il C.F.S. informava la Provincia il 9 febbraio 1991, e il 27 marzo successivo inviava a questa anche il rapporto per il ripristino dei luoghi. Successivamente il Comando informava tutti gli enti competenti, per i relativi provvedimenti, dello stato dei fatti.
  3. Su istanza di riesame del provvedimento del sequestro da parte del proprietario dei terreni, in data 15 febbriaio 1991 il Tribunale di Livorno accoglieva le tesi del ricorrente che sosteneva che i lavori eseguiti erano finalizzati alla ripulitura del terreno ai fini del ripristino della vegetazione, e decideva la revoca del provvedimento.
  4. Il 23 aprile, in seguito al provvedimento di dissequestro del Tribunale di Livorno, (nel quale si legge che “il solo sbancamento del terreno, non costituisce da solo, opera tale da richiedere una autorizzazione, ben potendo esaurirsi in una sorta di dissodamento o ripulitura del terreno funzionale al ripristino di vegetazione”), il Sindaco del Comune di Capoliveri, con provvedimento n. 18 ordina la piantumazione per l’intera superficie “del terreno in loc. Norsi-Felciaio..un adeguato numero di piante…” da eseguirsi entro trenta giorni dalla data suddetta.
  5. Il 24 luglio 1991 i lavori di sbancamento proseguono senza che sia osservato il disposto dell’ordinanza sindacale citata, e, in seguito alle segnalazioni di alcuni abitanti della zona preoccupati dal degrado progressivo del luogo, il Presidente della sezione elbana di Italia Nostra scrive al sindaco, chiedendo un suo intervento.
  6. Il Sindaco risponde al prof. Preziosi il 1 agosto 1991 assicurando che “la ruspa ha solo preparato il terreno per la messa a dimora di nuova vegetazione”, ed allega copia dell’ordinanza emessa il 23 aprile 1991.
  7. Il 5 settembre 1991 l’Associazione Elbaviva interviene presso tutti gli enti ed autorità competenti segnalando una situazione che al “danno naturale dell’incendio rischia di far aggiungere la beffa di vedere la zona non più rimboschita ed utlizzata per speculazioni edilizie”.
  8. Il 2 novembre 1991, in seguito alla segnalazione suddetta, l’Assessore all’ambiente della provincia di Livorno scrive al Sindaco del comune di Capoliveri e, riferendosi direttamente all’ordinanza sindacale del 23 aprile 1991, chiede di “conoscere preventivamente la posizione di codesto Comune circa i provvedimenti che interedete assumere per il rispetto della stessa ai quali subordinare o subentrare con atti provinciali”, in quanto, sempre secondo la Provincia, in base alle normative vigenti ricorrono gli estremi per “l’emissioni di ordinanza provinciale finalizzata al ripristino dei luoghi”.
  9. Il 29 maggio 1992 di nuovo Italia Nostra scrive al Sindaco del Comune di Capoliveri: “poichè è ormai trascorso più di un anno dalla data del provvedimento n. 18 che dava trenta giorni di tempo al proprietario del terreno per effettuare la piantumazione che è ancora al di là da venire, Le chiedo quale provvedimento codesto Comune intende adottare per sventare il pericolo che il terreno vemga utlizzato diversamente da quanto previsto dalla legge”.
  10. Il 19 agosto 1992 questa volta gli abitanti della zona scrivono direttamente al Procuratore della Repubblica di Livorno lamentando l’ormai acquisita realizzazione del parcheggio e chidendo un suo diretto intervento.
  11. Infine riscrive, nell’agosto 93, a tre anni di distanza da quel violento incendio, l’associazione Elbaviva, allegando la documentazione in suo possesso e chiedendo agli enti competenti un intervento chiarificatore di una situazione che non ha bisogno di nessun ulteriore commento.

Associazione Elbaviva – Italia Nostra Isola d’Elba

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