Ci sono ancora i margini per dire no e bloccare la realizzazione del mega albergo a Pontecchio, nel Comune di Porto Azzurro.

L’area interessata dal progetto rappresenta una delle ultime zone agricole di grande pregio paesistico dell’intera isola. Chiunque si rechi sulla collina che si affaccia da una parte verso il golfo di Mola e dall’altra verso il porto del paese non può che percepire il grande fascino di un paesaggio agricolo che ancora si conserva integro. Non si comprende quindi il preservare di una scelta urbanistica  – sono circa sette anni che è stato presentato il progetto, rimpallato da una amministrazione all’altra per tre legislature senza che, almeno finora, nessuna avesse il coraggio di esprimersi davvero sulla salvaguardia dell’ambiente, cosa che si fa solo a parole nei proclami elettorali –  di così vaste dimensioni senza tenere conto delle perplessità e contrarietà che sono venute dal fronte ambientalista ma anche dalle forze sindacali, dalle organizzazioni economiche e produttive.

Il tutto, cosa davvero singolare, in un triangolo territoriale ritagliato ad arte ai confini del Parco Nazionale.

La presenza dell’area protetta a ridosso di un progetto di grande impatto ambientale per il consumo di territorio, per la perdita di valori paesaggistici, per il consumo delle risorse idriche e il parere negativo del Vincolo Idrogeologico sono due fatti nuovi che dovrebbero far riflettere il Comune ed indurlo a riconsiderare l’intera questione.

Crediamo che l’amministrazione comunale abbia ancora dei margini per bloccare  questa pericolosa colata di cemento che si sta per riversare sull’isola, pericolosa dal punto di vista ambientale ed economico.