Isola d’Elba e Arcipelago Toscano. Valorizzazione emergenze archeologiche e storiche. Linee guida. Agosto 2006
INDICAZIONI PRELIMINARI ISOLA D’ELBA E ARCIPELAGO TOSCANO VALORIZZAZIONE DELLE EMERGENZE ARCHEOLOGICHE.
Le innumerevoli testimonianze di diverse civiltà che hanno utilizzato il territorio delle isole toscane e la frequentazione millenaria delle rotte marittime che attraversavano l’arcipelago, .hanno favorito la presenza di una patrimonio storico archeologico straordinario.
Questo è conosciuto e apprezzato in ambito specialistico ma è divulgato e reso fruibile in maniera parziale e frammentaria e attende di essere adeguatamente valorizzato per esprimere appieno le proprie potenzialità, sia in termini di ricostruzione culturale delle identità locali che in termini di attrazione di flussi turistici alternativi alla frequentazione balneare delle isole dell’alto Tirreno.
L’attuale frammentazione amministrativa dell’isola d’Elba, le difficoltà dei collegamenti tra le isole l’accessibilità per alcune di esse, la mancata sinergia tra le azioni condotte negli ultimi anni da enti diversi, hanno rappresentato e rappresentano un elemento di notevole criticità per la individuazione e la realizzazione di eventuali progetti di valorizzazione.
Nella speranza che grazie all’azione congiunta della Sovrintendenza e di tutte le istituzioni territoriali interessate, alla collaborazione delle istituzioni locali e degli enti coinvolti si possa finalmente superare questa fase critica, si forniscono alcune brevi e sintetiche indicazioni sulla localizzazione delle risorse culturali sulla loro valorizzazione e sui possibili itinerari che intorno ad esse si possono costruire.
Individuazione delle risorse: tutte le localizzazioni presentate, seppur in maniera certamente incompleta o frammentaria, possono essere oggetto di intervento nei seguenti modi, in base dell’obiettivo che si vuole raggiungere, alle risorse disponibili, al livello di progettazione:
– campagna di scavo
– segnalazione dei sito
– realizzazione itinerario di accesso ai siti
– percorsi didattici arredati sulla base del contesto e della compatibilità ambientale
Civiltà sub-appenniniche. Si tratta di località che si trovano sulle alture intorno al massiccio di Monte Capanne prevalentemente nel marcianese e parzialmente nel campese. Tali siti hanno visto la frequentazioni delle popolazioni sub-appenniniche e molti di essi conservano ancora in superficie i resti delle relative civiltà.
– Monte Orlano e Le Mure
– Colle della Grottaccia e le bacinelle
– Pietra Murata
– Madonna del Monte
– Masso dell’Aquila e Uomo Masso
– Monte Giove
– La Stretta
– Sassi ritti (località interessata dalla presenza di dolmen e menhir
– Piana delle Sughere (tombe dolmeniche)
Civiltà Rinaldoniana
– Sepolcreto di San Giuseppe
Civiltà Etrusca
– Villaggi d’altura (Monte Castello, Castiglione di San Martino, San Giovanni in Campo, altre località nel versante occidentale)
– Necropoli del Profico
Epoca Romana
– Villa di Capo Castello
– Villa delle Grotte
– Villa della Linguella
– Resti romani nella città rinascimentale di Cosimo I
– Villa Agrippa di Pianosa
– Villa di Capraia
– Villa Domizi Enobarbi di Giannutri
– Villa del Giglio
Pievi romaniche e fortezze d’altura. Itinerario delle pievi romaniche e delle fortezze d’altura da oriente a occidente
- San Quirico di Grassera e Torre del Giogo
- Eremo di Santa Caterina e fabbrichili medievali di Monte Serra
- Forni di riduzione all’interno del compendio minerario
- Santo Stefano alle Trane e Fortezza del Volterraio
- San Michele e Necropoli del Profico
- San Giovanni in Campo e Torre di San Giovanni
- San Lorenzo di Marciana
- San Biagio, San Frediano e San Bartolommeo
Emergenze rinascimentali. Le fortificazioni medicee di Portoferraio
Emergenze architettoniche all’interno della struttura fortificata
I relitti
– Le emergenze individuate nel passato (relitto di Chiessi, di Patresi, di Montecristo ecc.)
– Le scoperte recenti (Polluce e Scoglietto)
Emergenze archeologiche nelle isole minori
Laboratori e centri sistema
Gestioni associate
– Gestione associata dei Musei Archeologici Elbani (Portoferraio, Marciana, Rio Nell’Elba)
– Gestione associata degli Archivi Storici dell’Isola d’Elba
– Gestione associata delle Biblioteche Elbane
– Pinacoteca Foresiana di Portoferraio
Laboratorio archeologico Portoferraio
Idea progettuale che prevede il trasferimento del Laboratorio sito attualmente presso il Centro Culturale de Laugier presso il complesso archeologico della Linguella. Questo intervento consentirebbe una ulteriore specializzazione archeologica della Linguella con una maggiore possibilità di fruizione del Laboratorio che potrebbe divenire una vera e propria scuola di restauro.
Ciò permetterebbe anche il trasferimento di tutto il materiale in deposito presso il De Laugier nella nuova sede con concrete possibilità di studio e di esposizione.
Recupero spazi della Città Medicea di Cosimo
L’Amministrazione ha data recentemente il via al progetto di recupero del Forte Falcone, principale struttura fortificata di Cosmopoli. Vi sono altri e urgenti interventi da eseguire su Forte Stella (recupero di tutto il camminamento di contra-mina), sulle strutture di recupero delle acque (cisterne), e su buona parte sotterranea dei bastioni (tra cui la Cittadella). Sul complesso mediceo andrebbe avviata una progettazione specifica unitaria e integrata.
Arsenale delle Galeazze a Portoferraio. Concorso di idee per la ristrutturazione del complesso rinascimentale e per la sua destinazione a contenitore museale interattivo, con specializzazione sul periodo che va dall’età rinascimentale a quella moderna.
Laboratorio della Villa Romana delle Grotte. Progetto per la realizzazione di un laboratorio stanziale nel complesso archeologico della Villa Romana. E’ necessaria la ripresa dello scavo, la bonifica delle aree limitrofe al complesso, la realizzazione di percorsi guidati con strutture mobili che possano essere utilizzate durante la fase laboratoriale da parte delle scuole.
Laboratori didattici itineranti. I siti dei villaggi d’altura etruschi e altre località montane interessate dalla presenza della civiltà villanoviana si prestano in particolare alla realizzazione di laboratori didattici. Anche in questo caso è necessaria l’apertura di campagne di scavo; gli studenti sulla base di una progettazione specifica usufruirebbero di personale specializzato nella simulazione delle attività.
Residenze Napoleoniche. Progetto specifico di valorizzazione, manutenzione spazi esterni, recupero volumi (costruzioni ottocentesche in prossimità della Residenza di San Martino, Teatrino presso la Villa dei Mulini). Realizzazione punti informativi e merchandising.
Marino Garfagnoli. Assessore