Il cerchio si chiude. 31 dicembre 2017
Il mondo di oggi è sulla soglia di nuovo Medioevo. Bisogna che l’umanità ripensi la direzione dello sviluppo. Così come uno in un bosco o in un deserto si ferma e cambia direzione se si accorge che quella che ha preso è sbagliata, così oggi deve fare l’uomo se si accorge che la direzione che hanno preso la scienza e lo sviluppo lo sta portando a distruggere la natura e a distruggere se stesso. (T. Terzani)
Il cerchio, incessantemente, si chiude. Ancora una volta. Le parole vogliono raccontare, senza poterlo mai veramente afferrare, del tempo che passa. Ma tempo e spazio non esistono, sono convenzioni, inventate dall’uomo globalizzato.
Quando fummo in prossimità dell’oasi ci venne incontro un cavaliere, tutto vestito di bianco … Ecco un uomo che certamente non possedeva un orologio né da tasca né da polso: era, con naturalezza e senza averne coscienza l’uomo che era stato sempre. (C.G. Jung)
E’ quel tempo inventato dalla società dei consumi che fugge dalla nostra vita e non ci lascia il tempo per noi.
Ama il prossimo tuo. Il cerchio si chiude. Il cerchio si apre. Nella intermittente banalità di una riflessione o nella folgorante intuizione della sua semplicità, di fine e di inizio, di luce e buio, di alba e tramonto, di vita e di morte, penso alla condivisione, alla complicità, allo scambio, che ho avuto la fortuna di vivere insieme a voi. E ringrazio.